Università

NUOVO PERCORSO FORMATIVO
L’attuale percorso formativo per accedere alla professione infermieristica si sviluppa secondo le disposizioni del decreto 3 novembre 1999, n. 509. Esso è articolato in più livelli.

Laurea in Infermieristica (L)
Ha l’obiettivo di assicurare allo studente un’adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali (180 Cfu. 1 credito = 30 ore).
E’ il titolo che abilita all’esercizio professionale (sostituisce i precedenti titoli di Infermiere professionale e di diploma universitario in Scienze infermieristiche). La durata normale è di 3 anni.

Laurea Specialistica in Scienze infermieristiche (LS)
Ha l’obiettivo di fornire allo studente una formazione di livello avanzato per l’esercizio di attività di elevata complessità (120 Cfu).
La durata normale è di 2 anni.

Master di primo livello
Corso di approfondimento scientifico e alta formazione permanente e ricorrente in ambiti specifici (area critica, geriatria, pediatria, salute mentale, sanità pubblica), successivo al conseguimento della laurea in Infermieristica (60 Cfu).

Master di secondo livello
Corsi di approfondimento scientifico e alta formazione permanente e ricorrente in ambiti specifici, successivo al conseguimento della laurea specialistica (60 Cfu).

Dottorato di ricerca
Fornisce le competenze necessarie per esercitare, presso Università, enti pubblici o soggetti privati, attività di ricerca e di alta qualificazione.

Chi ha accesso al percorso formativo post laurea di base
Hanno accesso alla formazione post base tutti gli infermieri in possesso del diploma di laurea in Infermieristica, rilasciato ai sensi della normativa vigente.
Ma possono accedervi anche tutti gli altri infermieri e infermieri pediatrici (ovviamente in possesso del titolo di scuola secondaria superiore) grazie alla legge n. 1 del 2002 che ha reso validi i precedenti diplomi al fine del proseguimento degli studi.

Corso di laurea in Infermieristica
Per diventare infermieri oggi bisogna frequentare un corso di laurea triennale, che sostituisce il precedente Diploma universitario. La formazione è strutturata tenendo conto della sempre maggiore complessità dei pazienti assistiti e dell’evoluzione dei trattamenti (sia in ospedale che sul territorio) con la necessità di rendere la persona presa in carico o il familiare il più possibile autonomo.
Mentre l’ordinamento precedente stabiliva in maniera precisa quali fossero le discipline e quali le ore del corso di base, oggi ogni università può introdurre nel proprio ordinamento didattico delle variazioni, fino a un terzo del programma. Tali variazioni consistono nell’introduzione o sottrazione di alcune materie all’interno dei vari settori scientifico-disciplinari, in rapporto con le esigenze sanitarie e di mercato di carattere locale e all’organizzazione del curriculum individuale.
E questo dà la possibilità di avere curricula personalizzati e sempre più rispondenti alle esigenze e ai problemi locali e del Servizio sanitario nazionale.
I laureati in Infermieristica partecipano all’identificazione dei bisogni di salute della persona e collettività e formulano i relativi obiettivi; pianificano, gestiscono e valutano l’intervento assistenziale infermieristico; garantiscono la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche; agiscono sia individualmente che in collaborazione con gli altri operatori sanitari e sociali, avvalendosi, ove necessario, dell’opera del personale di supporto; svolgono la loro attività professionale in strutture sanitarie pubbliche o private, nel territorio e nell’assistenza domiciliare, in regime di dipendenza o libero-professionale; contribuiscono alla formazione del personale di supporto e concorrono direttamente all’aggiornamento relativo al loro profilo professionale e alla ricerca (Dl 2 aprile 2001; Determinazione delle classi delle lauree delle professioni sanitarie. Allegato I. Obiettivi formativi qualificanti).
Dopo il primo triennio gli infermieri possono proseguire la formazione iscrivendosi a un corso di master di primo livello (o frequentando altre iniziative di formazione permanente) oppure, dopo aver acquisito 5 anni di esperienza, iscrivendosi alla laurea specialistica.

Corso di laurea specialistica in Scienze infermieristiche
La laurea specialistica in Scienze infermieristiche deve fornire le basi per sviluppare a livello elevato, e in più contesti clinico-assistenziali, la capacità di analizzare i bisogni, pianificare, progettare e gestire interventi, valutare e fare ricerca (per una descrizione dettagliata delle competenze dell’infermiere con laurea specialistica si rimanda all’Allegato I – Decreto 2 aprile 2001, allegato I/S. Classe delle lauree specialistiche nelle Scienze infermieristiche e ostetriche).
Le continue ristrutturazioni del Servizio sanitario nazionale, i cambiamenti nei contenuti delle cure rendono molto ampia la gamma di posizioni (e competenze) dell’infermiere con laurea specialistica: dalla direzione del Servizio aziendale di assistenza infermieristica, al coordinamento di un dipartimento o unità complessa, o di una équipe, al case management, al coordinamento dell’aggiornamento del personale e della formazione permanente, al ruolo di formatore, di docente e di toutor. Occupare queste posizioni richiede il possesso di competenze trasversali (oltre che di conoscenze specifiche) e la capacità di applicarle a diversi contesti.
Ogni università potrà quindi costruire dei curricula che comprendono l’area clinica, gestionale o didattica, ma nello stesso tempo che possono anche sviluppare o privilegiare di più una di queste aree.

I Corsi di perfezionamento e i Master
Il percorso formativo proposto è flessibile per tappe (master e corsi di perfezionamento) e consente di acquisire crediti formativi e modulare il proprio curriculum formativo e professionale.
I corsi di master possono essere sia ad orientamento clinico, sia organizzativo che di didattica o ricerca.
Le normative Cee hanno già disciplinato le offerte di formazione clinica post base, da garantire a livello europeo: sono ormai accettate come “specializzazioni” infermieristiche (e quindi come possibili corsi di master), quelle in area critica, psichiatrica, geriatrica, medicina di comunità e pediatria.
È ipotizzabile, per un problema di impegno e di costi, che i master vengano istituiti gradualmente per tutte le aree (si ricorda che un corso di master prevede l’acquisizione di 60 crediti, equivalente a 1500 ore).